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CLASSE 4D-5D-5C |
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ISTITUTO STATALE D’ARTE POTENZA A.S. 2008-09 CORSO DI PROGETTAZIONE PROF. LUIGI ALBANO
INTRODUZIONE ALLO STUDIO L'attività del progettare distingue gli esseri capaci di ragionare da quelli istintivi. Il progetto guarda al futuro ed al soddisfacimento di un bisogno,esso pertanto, sarà giusto quando la sua realizzazione soddisferà pienamente i bisogni che lo hanno generato.
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La progettazione si nutre di componenti essenziali quali:
LA CONOSCENZA del problema da risolvere è fondamentale al fine di elaborare un progetto che soddisfi le esigenze funzionali. Ne consegue che, qualsiasi operazione progettuale deve essere necessariamente preceduta da un'attenta analisi funzionale: QUELLO CHE DEVO PROGETTARE A CHI E A COSA DOVRÀ SERVIRE? Individuati CHI e COSA è possibile iniziare la fase di ricerca progettuale che deve fondarsi sui risultati delle seguenti tre analisi: ANALISI FUNZIONALE - ANALISI FORMALE - ANALISI TECNOLOGICA ANALISI FUNZIONALE Attraverso l'analisi funzionale è possibile considerare tutte le esigenze alle quali ciò che sto progettando dovrà soddisfare, tenendo nella opportuna considerazione anche quelle espresse dal committente le quali, potrebbero influenzare notevolmente alcune scelte formali e tecnologiche. Occorrerà inoltre considerare con attenzione le funzioni che l'oggetto dovrà svolgere e l'uso al quale esso sarà destinato. Queste informazione andranno graffitizzate mediante ideogrammi ed elenchi da tenere costantemente sotto controllo! ANALISI FORMALE Una volta considerate le funzioni che l'oggetto dovrà svolgere e dopo un' attenta analisi formale sarà possibile individuare la forma più giusta per l'oggetto della progettazione. E' necessario infatti evitare la progettazione di oggetti a forma di... portaombrelli a forma di scarpa ed una scarpa a forma di ombrelli. Ogni oggetto ha la propria forma il portaombrelli non sarà a forma di ombrello ma avrà la forma più giusta affinché possa contenere gli ombrelli e tale da consentire la rimozione dell'acqua senza complesse ed ardite manovre. Gli oggetti "a forma di ..." non appartengono alla nostra scuola di design ma a quella kitsch! KITSCH Il termine kitsch ha origini tedesche, ed era inizialmente usato per descrivere oggetti di cattivo gusto. Il kitsch è spesso associato a tipi di arte sentimentali, svenevoli e patetici; il termine può comunque essere utilizzato per descrivere un oggetto artistico che presenta una qualsiasi mancanza: una delle caratteristiche di questo tipo di arte consiste, infatti, nel tendere ad essere una imitazione sentimentale superficiale e teatrale. Si sottolinea spesso la mancanza, negli oggetti chiamati kitsch, del senso di creatività ed originalità propri dell'autentica arte. Una definizione generica adottata nell'architettura e nel design indica come kitsch qualsiasi oggetto la cui forma non derivi dalla funzione. In realtà l'evoluzione del termine è stata ampia e, sebbene ancora oggi conservi quel significato, connotazioni meno "superficiali" sono state attribuite ad esso. Ne deriva che artisti o artigiani possono deliberatamente ricorrere al kitsch come forma di espressione. Prodotti contemporanei caratterizzati nelle intenzioni o negli esiti da risultati esteticamente ambigui vengono spesso definiti trash.
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portapenne kitsch
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ANALISI TECNOLOGICA Individuata la forma più giusta per l'oggetto, capace, quindi, di consentirne un corretto uso, è necessario procedere all' individuazione ed alla scelta dei materiali più idonei per la sua realizzazione. La scelta del materiale dovrà necessariamente tenere conto delle tecniche di lavorazione dei materiali in rapporto alla forma, dei costi, degli aspetti tattili, visivi ed ergonomici. Questo studio costituisce l'analisi tecnologica.
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settembre Un esempio di perfetta integrazione tra forma funzione ed innovazione tecnologica è costituita dalla sedia Wassilly. Questa sedia, infatti, innovativa sia formalmente che nell'uso dei materiali resta estremamente funzionale.
La Sedia Wassily, conosciuta anche come sedia Modello B3, fu disegnata da Marcel Breuer per il pittore costruttivista Wassily Kandinsky. Entrambi, all'epoca (1925), lavoravano presso la scuola del Bauhaus di Dessau. Questa sedia fu rivoluzionaria nell'uso dei materiali (pelle e tubi di acciaio piegato) e nei metodi di produzione. Si dice che la bicicletta Adler di Breuerlo ispirò a usare tubi d'acciaio per costruire la sedia e questo si dimostrò un ottimo materiale essendo facilmente reperibile in grandi quantità. La sedia Wassily, come molti altri disegni del movimento modernista, fu prodotta in massa negli anni cinquanta e sessanta ed essendo un classico del design è ancora oggi in vendita. I diritti sul disegno spettano a Knoll di New York ma riproduzioni non autorizzate vengono prodotte in tutto il mondo
Marcel Breuer (Pécs, 21 maggio 1902 – New York, 1 luglio 1981) è stato un architetto ungherese. Nei primi anni venti studia alla scuola del Bauhaus (corso di falegnameria). Dopo un periodo di formazione professionale presso uno studio d'architettura a Parigi, torna presso la scuola del Bauhaus come insegnante. Inizia la progettazione di mobili moderni in tubolare metallico, tra cui le sue famose sedute. È stato un esponente importantissimo del movimento moderno. Marcel Breuer era certamente un designer. desiGN Con design (o progetto) si indica l'insieme delle attività di ricerca, ideazione e progettazione, finalizzate alla realizzazione di un qualsiasi prodotto, sia materiale (una sedia, un'automobile), che immateriale (software, artefatti comunicativi, prodotti audiovisivi, e così via). La parola, solitamente utilizzata come abbreviazione del termine anglosassone Industrial Design (Disegno industriale), può essere tradotta più correttamente con l'espressione "progettazione per la produzione industriale".
La parola inglese design significa progettazione (e non disegno) e indica un insieme concentrato di conoscenze, azioni, metodologie e strumenti finalizzati al raggiungimento di uno scopo, che rappresenta l'aspetto fondamentale di ogni attività di progettazione per l'industria. Si tratta di un processo completo e articolato che parte dalle primissime fasi di esplorazione e generazione di un'idea (nota come "concept design") e si svolge fino alla definizione finale di un prodotto e la sua collocazione sul mercato. Nel corso del tempo il concetto, l'approccio e gli strumenti dell'industrial design si sono articolati nei vari settori industriali e produttivi in cui ha trovato applicazione: nel mondo della progettazione grafica e comunicazione visiva, si parla di "graphic design" e più di recente di "communication design" (Design della comunicazione), nel mondo dell'automobile di parla di "car design", nel mondo dell'abbigliamento si parla di "fashion design" (Design della moda), nel mondo dell'arredamento di "furniture design" (Design dell'arredo) nel mondo dell'illuminazione di "lighting design" (Design della luce) nel mondo degli allestimenti di "exhibition design", nel mondo del colore il "color design", fino ad arrivare al mondo del web dove si parla di "web design". Attualmente esistono molti campi applicativi in cui il design si è affermato, declinato a partire dalla radice primaria di industrial design.
La storia della progettazione industriale è molto lunga e articolata, quasi quanto la storia stessa della produzione industriale. Uno dei punti più discussi è proprio la nascita di questa disciplina, per cui esistono diversi approcci. Il principale fa risalire l'origine al movimento artistico cosiddetto Arts and Crafts, nato in Inghilterra nel XIX secolo, attraverso il quale si assiste allo sviluppo delle arti applicate. Per queste il processo artistico-creativo non è fine a sé stesso, ma ha come campo di applicazione fondamentale la concezione e realizzazione di oggetti d'uso comune; tale intento riceveva un impulso e si sviluppava nel suo innovativo rapporto con i moderni sistemi di produzione ed il progresso nell'utilizzo dei materiali; ciò significava l'uscita da ristretti ambiti artigianali a favore di una produzione allargata che consentiva di allargare enormemente il pubblico destinatario degli oggetti stessi. La questione della produzione in serie è centrale nella storia del design. Altri autori collocano la nascita del design come professione e campo di intervento più definito a inizio '900 con l'attività dell'architetto tedesco Peter Behrens per la AEG, per cui progetterà quasi tutto, dalle fabbriche, ai prodotti industriali fino alla comunicazione dell'azienda. Behrens definiva questa attività "riorganizzazione del visibile". In realtà il termine "industrial design" nasce un po' più casualmente negli Stati Uniti negli anni '40, a quanto pare citato in un documento di un ufficio brevetti. La storia del design prosegue in tutto il XX secolo, laddove i mezzi per la producibilità in serie si intrecciano con le filosofie progettuali moderne, che vedono nell'oggetto costruito un "unicum" che tiene conto contemporaneamente delle valenze estetiche, funzionali d'uso e costruttive, tutte controllate in una logica che è tipicamente moderna e "razionalistica"; a padroneggiarla deve essere il "designer", che assurge a figura di creativo-controllore di tutto il processo a beneficio di una fruizione il più possibile allargata, asettica e quindi per così dire "democratica" di quanto viene prodotto per poter assolvere ad un determinato scopo. Basti pensare, in tal senso, al contributo fondamentale fornito dalla scuola di arti applicate del Bauhaus, vera e propria fucina di idee guida ed allo stesso tempo custode di una sorta di ortodossia dell'agire del designer nella società. Nel secondo dopoguerra le tendenze razionalistiche della progettazione si evolvono, ma lo svilupparsi del mondo produttivo continua a trainare l'idea di una progettazione per il consumo sempre più allargato. Esistono, e si sono succedute, numerose scuole di design, che si differenziano soprattutto in base all'approccio, o alla metodologia progettuale. |
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OTTOBRE CREATIVITÀ - FANTASIA- INVENZIONE
L'idea di creatività come atteggiamento mentale proprio (ma non esclusivo) degli esseri umani nasce nel Novecento. I primi studi sul fenomeno risalgono agli anni '20. Mentre in alcuni campi - la matematica, per esempio - la creatività sembra svilupparsi meglio in giovane età, in altri - letteratura, musica, arti figurative - continua per tutto l'arco della vita. L'atto del creare è stato a lungo percepito come attributo esclusivo della divinità: Catullo, Dante, Leonardo, infatti, non avrebbero mai definito sé stessi dei creativi. Propri dell'uomo erano invenzione, genio e, dal 1700, progresso e innovazione. La parola creatività entra nel lessico italiano solo negli anni '50. Gli antichi greci identificavano la creatività con la capacità poetica, e lo stesso fece Ralph Waldo Emerson, il più celebre filosofo della creatività, nel suo saggio "Il poeta". Tra le moltissime definizioni di creatività che sono state coniate si segnala per semplicità e precisione quella fornita dal matematico Henri Poincaré: "Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili". Le categorie di "nuovo" e "utile" radicano l'attività creativa nella società e nella storia. Il "nuovo" è relativo al periodo storico in cui viene concepito; l'"utile" è connesso con la comprensione e il riconoscimento sociale. Nuovo e utile illustrano adeguatamente l'essenza dell'atto creativo: un superamento delle regole esistenti (il nuovo) che istituisca una ulteriore regola condivisa (l'utile). Si individuano anche le due dimensioni del processo creativo che unisce disordine e ordine, paradosso e metodo. Infine, le categorie di nuovo e utile ampliano la sfera delle attività creative a tutto l'agire umano a cui sia riconosciuta un'utilità economica - estetica o etica - e che sviluppi uno dei tre possibili gradi di novità: applicazione nuova di una "regola" esistente, estensione di una regola esistente a un campo nuovo, istituzione di una regola del tutto nuova. Poiché si fonda sulla profonda conoscenza delle regole da superare, la creatività non può svilupparsi in assenza di competenze preliminari. Caratteristiche della personalità creativa sono curiosità, bisogno d'ordine e di successo (ma non inteso in termini economici), indipendenza, spirito critico, insoddisfazione, autodisciplina. La creatività è espressione tipicamente umana perché si fonda anche sul possesso di un linguaggio a volte astratto (fatto però di parole, numeri, note musicali) e atto a compiere discriminazioni sottili. Ma non è espressione esclusivamente umana. Molte specie di mammiferi, in particolare i Primati, ed alcune specie di uccelli hanno intuizioni creative riuscendo anche a trasmettere soluzioni altrettanto creative alla prole.
Fantasia è un termine che assume diversi significati. Di base, la fantasia è una facoltà della mente di creare immagini che possono intrecciare immagini reali ed irreali, o essere completamente irreali
L'invenzione è un'idea o una realizzazione che porta ad un avanzamento tecnologico. Secondo il gergo legale si intende una soluzione nuova ed originale di un problema tecnico. Essa può riguardare un prodotto o un processo (metodo, procedimento). Il termine deriva dal latino invenire, "trovare". Un'invenzione può alle volte essere basata su uno sviluppo precedente, collaborazioni o idee; il processo inventivo richiede la consapevolezza di concetti esistenti o metodi che possono essere modificati o trasformati in un'invenzione. Tuttavia alcune di esse rappresentano una rottura radicale nel campo scientifico o tecnologico tale da estendere i confini della conoscenza umana. La protezione legale di un'invenzione si ottiene tramite un brevetto. « Solo un inventore sa come prendere a prestito un'idea, ed ogni uomo è o dovrebbe essere un inventore. » (Ralph Waldo Emerson)
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NOVEMBRE_
L'analisi formale deve tendere a liberare la forma di tutto il superfluo con l'obiettivo di far coincidere quasi completamente la struttura con la forma finale dell'oggetto stesso. E' necessario evitare qualunque forma di decorazione a posteriori che abbia come obiettivo quello di abbellire l'oggetto. La struttura va modellata in maniera equilibrata senza trascurare valore estetico delle cose. Un clamoroso esempio di introduzione di elementi non strutturali, ma camuffati come tali, aventi lo scopo di "abbellire" l'oggetto è costituito dalla Torre Eiffel. Essa infatti è stata realizzata proprio nel periodo nel quale si discuteva in merito alla necessità che la forma della struttura dovesse coincidere con la forma dell'oggetto. Questa tesi era sostenuta in modo particolare dagli ingegneri. Ma quando Eiffel progettò la famosa torre non potè esimersi dal ritoccare la struttura con l'inserimento dell'arcone affidando a questo elemento il compito di rendere la struttura fluida. |
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torreEiffel in costruzione: struttura portante priva dell'arcone |
torre Eiffel ultimata esposizione del 1889: presenza dell'arcone decorativo |
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